Flóra Borsi: autoritratto animale

Animali domestici ma anche animali selvatici sono i protagonisti dell’esperimento artistico della fotografa ungherese Flóra Borsi. Giovane e particolarmente estroversa nella sua espressività artistica, Flóra Borsi ha cercato di indagare il mondo da un punto di vista animale o forse ha cercato di sottolineare quanto sia breve la distanza tra l’essere umano e l’animale.

di Vincenzo Morrone

Le è bastato avvicinare una serie di animali al proprio volto, diventare un tuttuno con l’anatomia di questi ultimi e modificare la propria fisiognomica assimilandola a quella dell’animale stesso. Le foto hanno particolare effetto perché Flóra Borsi sapientemente mette in risalto la presenza umana nascondendola nello stesso tempo tramite l’utilizzo di particolari cosmetici o di simboliche pettinature che metto in evidenza la somiglianza con l’animale prescelto.

In questo caso non è più l’uomo a prevalere sull’animale ma al contrario è colui che diventa il soggetto subordinato all’estetica della fauna che ci circonda. La tecnica dell’autoritratto, anche quello fotografico, è una sorta di auto-autopsia estetica, anche se non è molto corretto grammaticalmente, si tratta di avere una visione totale di noi stessi quasi sempre critica e quasi mai volta a sottolineare i pregi quanto piuttosto ad enfatizzare i difetti.

Questo punto di vista non è una caratteristica dell’indole animale, che invece è priva di una parsimonia estetica, molti animali anzi forse inconsapevolmente spesso risultano essere molto vanitosi e mettere in mostra tutte le proprie caratteristiche estetiche. Il progetto di Flóra Borsi però non è unicamente basato su di una concezione di solo carattere estetico, forse bisognerebbe leggere un maggiore significato simbolico in questi scatti ed interpretare meno il lato realistico.

Sorgente: lacooltura.com

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