1504464_547196538708893_1583310514_oL’arte che esplode

L’arte si espande disintegrando i confini della mera realtà, depennando i limiti imposti dalla materia stessa. Queste le opere del Maestro Albino Pitti. Opere pittoriche che non sono solo tele da appendere ad una parete, ma sprazzi di un universo fatto di colori che trafiggono l’anima, andando a raccogliere l’essenza stessa dello spirito. Rossi, blu, neri, tinte forti che tratteggiano l’effimero e pongono la visione della vita attraverso il caleidoscopio dell’esistenza, trascendendo dal puro materialismo. Il disegno si sgretola e si ricompone, diventando l’occhio dell’osservatore, diventando la sua anima e assecondandone l’umore. Passato, presente e futuro che si mescolano e si dipingono nell’attimo in cui la materia prende vita e diviene la vita stessa, quasi scritta con uno stile sintetico e minimalista, essenziale nel proprio modo di essere vera. Onde che s’insinuano trasportando l’iride verso altri mondi, altre percezioni, verso l’equilibrio interiore e la possibilità di andare ancora oltre. Oltre la propria immaginazione, oltre il proprio respiro. E ancora pennellate decise, graffianti, che rapportano l’essere umano al proprio quotidiano, davanti alla propria mortale realtà. La fantasia s’invola sopra le tele del Maestro, s’innalza al di là dei confini lasciando ad ognuno la propria eredità, ad ognuno il compito di ritrovare il proprio essere uomo nei colori e nelle forme. Arte in movimento, mai statica e mai scontata. Arte che, nel proprio dinamismo, stravolge le regole stesse della natura spogliandosi delle falsità e delle ipocrisie, restando solo fedele a sé stessa.

Biografia (tratta dal sito personale www.albino-pitti.com)

Albino Pitti, (nasce nel 1951- Italia) pittore. Da padre tedesco e madre italiana.
Nel 1966 si stabilisce a Rotterdam e poi Amsterdam, finito gli studi accademici diventa allievo di Pijlmaan.
A Brescia, inizia esporre opere fatte con macchie di colore, di espressione immediata, per passare poi ad una nuova corrente artistica “Espansionismo”.
A Madrid crea opere di stile calligrafico, vedi “performance”. Si considera la sua pittura per la sua estrema velocita’. Pittura non solo gestuale, anche analitica, una pittura di movimento, gesto e colore.
Arte informale da forti emozioni, sentimenti dettati dal cuore.
Entra a far parte del Transvisionismo, negli anni ’90. Periodo “Quaderni”e “Fogliacci” testi di Luciano Carini.
Nel 1992, dedica una quarantina di opere a Georges Mathieu, Seguira’ il libro dedicato “La guerra del Golfo”.
Sotto la direzione del critico Giorgio di Genova, Pitti da le dimissioni dal Transvisionismo per fare parte del GAD “Gruppo Aniconismo Dialettico”.
All’Ateneo di Madrid, viene presentato dal critico Joan Lluis Montane “Pitti – il genio dell’amore, dello spazio e del colore”. Espone una decina di opere “serie nera” dedicate alla madre.
Anni 1997 – 2000, “La Ruta del Torbellino” libro del percorso artistico di 14000 chilometri d’arte; “Pitti e Montane” esposizioni tra Spagna, Germania, Francia e Italia. Diventa una nuova voce nell’ambito artistico dell’Informale. Pitti partecipa a numerose mostre personali e collettive in tutto il mondo, e’ presente in numerosi quotidiani, radio e programmi televisivi e periodici d’arte.
Nel 2000 nuove opere, dittici, trittici di enormi dimensioni. Periodo “Posthac, Materiae, Comiter, Imagine, Aperte”. Pitti, arte della calligrafia universale, forma espressiva profondamente spirituale che ha una tradizione nell’astrazione lirica. Periodo “Sincere, Aequaliter, Sincere, Celiter, Bellum”. Rappresenta un percorso di crescita interiore che permette di conoscere meglio il mondo in cui viviamo. Tanto e’ la sua lirica, tanto maggiore e’ la felicita’ personale. Per arrivare a questo risultato bisogna cercare di eliminare il proprio ego e studiare. Nel 2005 dipinge una tela di 50 metri, presso la Fondazione Museale Marguerite d`Este a Balaguer, Spagna; personale e ultimo concerto come batterista. Periodo “Image, Aperte”. Nel 2007 inizia la collaborazione con la Galleria Arte e Kaos, performance, “ OPERA PRIMA ARCHIVIO”.
1496624_547264295368784_1328540826_nLa creativita’ di Pitti non e’ il prodotto della coscienza, ma il fenomeno della vita stessa.
Da luce ad una nuova filosofia dell’ informale ESPANSIONISMO “VIS”. La vera creazione, e’ lo stato di non mente, l’elevato livello di spiritualita’ il pensiero, le emozioni e le aspettative. “Opera Prima Archivio”, Pitti il colore dell’aria di Giorgio Segato. Il mo(n)do dell’informale di Pitti di Nicola Davide Angerame. Movimenti dell’anima di Gabriele Traverso.
Bisogna liberare la mente e il cuore da ogni distrazione e concentrarsi sul significato dell’arte Pittiana.
Nel 2010 e’ fondatore di “art, world, force” a Rotterdam. Pitti opera con naturalezza e fluidita’ nel movimento della mano. E’ come uno scritto semplice e simbolico difficilmente capibile agli occhi non allenati. E’ estremamente sintetico, con la riduzione dell’essenziale raggiungendo il massimo grado di naturalezza. Nel 2011 – Italia performance, “VIS”, “Il cammino della vita”,“art, world,force”, “Il percorso della vita”, “Natale club Ferrari, dipinge il cofano della Ferrari , f. 3“, “ l’artista e la modella”, “oriente sole” , “dipinge a Sofia il filobus“……… Viaggia sovente tra l’Europa e gli States. E’ sostenitore alla candidatura di Sofia per la Capitale Europea della Cultura 2019. In marzo 2013 personale al Museo National Gallery di Sofia – Vis & Vertigo, curatore Youlian Raytchef, Anna Amendolagine. Performance “VIS – la nascita”, “il percorso della vita”. Pitti espone nelle principali citta’ d’arte della Bulgaria, riscontrando numerosi successi sia televisivi che giornalistici. Albino Pitti e uno dei principali artisti dell’Arte Contemporanea. I suoi dipinti sono esposti in gallerie, collezioni private, musei e fondazioni museali. Sono numerosi i libri a lui dedicati.
Ma come descrive il critico Guglielmo Gigliotti “Per Pitti l’opera non nasce , essa esplode”.

 

 

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2 thoughts on “Albino Pitti”

  1. Nelle opere possiamo notare le vibrazioni della vita nell’era nuova, l’eterna trasformazione della materia che l’artista percepisce ed esprime attraverso la forza dell’astratto.
    Grazie di cuore
    albino

    1. Il piacere e l’onore è stato nostro. Grazie per averci concesso di poter ospitare le sue opere.

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