Beatrice Maccelli

oltre le apparenze

L’arte fotografica di Beatrice Maccelli si esprime attraverso l’istintiva capacità di saper cogliere i particolari, quei momenti in cui ogni cosa pare andare al posto giusto, diventando un tutt’uno con ciò che la circonda.

Che sia la natura, le persone o semplici oggetti, che appartengono al quotidiano, Beatrice ne coglie l’anima, l’intima essenza di ciò che normalmente viene celato alla vista, ma che si può intravvedere in un riflesso o in un lampo di luce.

Magia naturale

Ed è questo il segreto, la tecnica naturale che trasforma gli scatti in qualcosa di unico, talvolta persino magico.

Magia, questo è il termine più adatto per descrivere le fotografie di Beatrice, la magia intrinseca in ogni cosa, in ogni luogo e in ognuno di noi. La sua sensibilità riesce a scorgere quel legittimo equilibrio che esiste fra la natura e l’uomo, fra ciò che vediamo e ciò che possiamo avvertire attraverso la nostra sensibilità. Un connubio perfetto fra realtà e immaginario.

Le origini

Nata a Firenze nel 1975, Beatrice, timida e introversa, si appassiona alla fotografia fin dall’adolescenza. La sua prima macchina fotografica, a pellicola, le viene regalata dal padre per il diploma. E da allora non se ne separa più. Fotografa qualsiasi cosa attiri la sua attenzione, ogni evento, ogni viaggio. L’importante è scattare!

Uscire fuori dagli schemi non è facile, tuttavia a volte basta poco, un gioco di riflessi, di immagini rifratte o di inquadrature inusuali.

Un gioco di specchi per esaltare le forme e cogliere una visione straordinaria d’insieme.

Tutto questo porta Beatrice a dipingere una realtà fuori dalle prospettive canoniche, trovando un proprio percorso verso l’anima dello spettatore, riuscendo a sorprendere, al di là del tipico riferimento quotidiano.

Un’evoluzione della mente in cui gli approdi non sono mai scontati o predefiniti, in cui le barriere comuni vengono annullate per lasciare posto alla chimerica emotività umana, sempre così fragile.

Una rappresentazione del mondo reale, visto attraverso gli occhi dell’anima.

Che magia si crea fra di te e la tua macchina fotografica?

Lei fa parte di me. È lo strumento con il quale riesco ad esprimere meglio i miei pensieri, a proiettare i miei stati d’animo. Ritrovo un po’ di me in ogni scatto, ed ogni scatto riesce a evocare attimi e momenti di vita, a raccontare una storia…

Mi piace immortalare il tempo in uno scatto, pensare che sia unico e irripetibile.

Esiste una foto che ti ha creato qualche difficoltà nel riuscire a realizzarla?

Forse per qualche foto è stato così.

Sono difficili tutte quelle foto che vuoi realizzare per forza, quelle dove ti ostini a trovare lo scatto perfetto.

Ma secondo me lo scatto perfetto non esiste, esiste invece quello scatto che ti piace di più, quello che ti rappresenta e che trasmette emozioni senza il bisogno di essere spiegato a parole…

Quali sono i tuoi programmi futuri?

Probabilmente la mia partecipazione a qualche mostra, ma è ancora tutto da definire, visto anche il brutto momento economico e sociale che stiamo vivendo.

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Beatrice Maccelli – Oltre le apparenze

 

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