L’universo illustrato di Katie Scott

Tra le suggestioni degli antichi erbari e bestiari e la precisione dei libri di testo, la disegnatrice inglese è diventata un punto di riferimento per l’illustrazione naturalistica. Ecco un’intervista e una selezione dei suoi lavori

di Davide Michielin, illustrazioni di Katie Scott

“Ho imparato più concetti scientifici disegnando che sui banchi di scuola” esordisce Katie Scott sorridendo. Nonostante la giovane età, in pochi anni l’illustratrice inglese è divenuta un punto di riferimento per le rappresentazioni naturalistiche, stringendo collaborazioni con prestigiose testate internazionali quali Nature,Plant, BBC e New York Times.

Laureatasi in Grafica e Illustrazione presso l’Università di Brighton, Scott inizia a lavorare nel mondo delle etichette discografiche disegnando le copertine di album musicali. Il successo di una di queste, di tema anatomico, la proietta nel settore delle rappresentazioni naturalistiche. “Sono sempre stata affascinata dalle allegorie medievali – spiega Scott – e in particolare dalle soluzioni anatomiche surreali adottate per giustificare attributi fantastici come bulbi oculari che sputano fuoco”.

L’opera che più ha influenzato la sua produzione artistica è la Cosmographia Universalis del cartografo tedesco Sebastian Munster. “Cercando ispirazione, mi sono imbattuta in questo trattato del XVI secolo. Ciò che mi ha colpito è stata la rappresentazione dell’albero delle oche: secondo la leggenda, le oche facciabianca (Branta leucopsis) nascerebbero nelle paludi delle isole britanniche dai fiori di un piccolo albero. Semplicemente fantastico!”.

Insieme a Jenny Broom, autrice di libri per l’infanzia, Scott nel 2014 pubblica Animalium, una grande raccolta di illustrazioni sulla biodiversità animale del pianeta. “I disegni che corredano gli attuali libri di testo sono anatomicamente perfetti ma altrettanto anonimi”, spiega, “mentre le illustrazioni dei grandi maestri del passato, come Ernst Haeckel o Albertus Seba, sono bellissime ma imprecise per i canoni attuali. Il nostro obiettivo era creare uno strumento che fosse scientificamente corretto e al contempo esteticamente gradevole”.

Al pari dei fumetti sulle biografie dei grandi scienziati, Animalium nasce dalla precisa volontà di portare la scienza nelle case, sfruttando uno strumento comune ma potente come l’illustrazione. Sebbene sia destinato principalmente a lettori giovani, i capitoli del libro sono organizzati come un testo di zoologia sistematica, evidenziando i rapporti filogenetici e includendo anche gli animali poco noti e quelli ritenuti comunemente “mostruosi”.

Sorgente: Foto L’universo illustrato di Katie Scott – 1 di 9 – National Geographic

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