Alla (ri)scoperta della Valcavallina che va alla conquista del turismo

«Un diverso approccio culturale al turismo, al senso di appartenenza territoriale e al turista»: con queste parole Andrea Vanini, già assessore alla cultura a Trescore Balneario, presenta “InValcavallina”, un progetto teso al rilancio turistico della Val Cavallina, dei suoi luoghi e, perché no, anche dei suoi sapori. Il modello di riferimento è PromoSerio, l’agenzia di sviluppo locale della Val Seriana e della Val di Scalve, l’obiettivo rendere la Val Cavallina non più semplicemente «una valle di passaggio, fugace e temporanea», i protagonisti della svolta tutti coloro che nella zona hanno qualcosa di affascinante e tipico da offrire. Il Comitato dirigente, che è stato ufficialmente fondato il 12 dicembre scorso ma su cui già da mesi lavoravano i promotori, i 18 comuni della valle e una cinquantina di privati, ha appena presentato il proprio marchio turistico, che sarà rappresentato dalla stilizzazione di un rospo e dallo slogan “Fai un salto!”. Una scelta che ha trovato ispirazione in uno dei fenomeni faunistici più noti della Val Cavallina: ogni primavera, infatti, i rospi bufo-bufo, tipici della zona, scendono in riva al lago a deporre le uova, per poi tornare ai propri luoghi di provenienza sulle colline. Una particolarità naturalistica che, grazie all’abilità dello studio grafico Lino Olmo di Onore, rappresenterà InValcavallina in tutto il mondo.

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