Il progetto è più forte di una foto singola. E perfino delle icone.
Al mondo esistono un numero infinito di belle fotografie. Ogni giorno sui social siamo bombardati da nuovi scatti, decisamente splendidi, fatti anche con mezzi di fortuna, come il cellulare, che abbiamo sempre in tasca e che oggi permette di ottenere files anche di qualità.
Da fotografo professionista non mi concentro quasi mai nel guardare questi prodotti, anche se splendidi, siano essi meravigliosi tramonti, scenari paesaggistici mozzafiato o immagini naturalistiche di livello. Non perché non mi interessi al lavoro altrui, anzi. Il motivo sta nel concetto di foto singola.
Personalmente infatti ritengo che una foto singola abbia poco significato in quanto tale, a meno che non faccia parte di un corpus di immagini che insieme costituiscono un progetto organico. Con questo non intendo dire che la foto singola non abbia valore estetico o concettuale, ma credo che oggi, chiunque sia dotato di buon gusto e di buona tecnologia è in grado nella sua vita di fare un grande scatto.
Il lavoro del fotografo è diverso. Una volta ho visto una info-grafica carina che spiegava agli amatori che desiderassero diventare professionisti che, nel caso in cui avessero deciso di passare alla fotografia come mestiere, il tempo da dedicare alle foto sarebbe drasticamente calato. Niente di più vero.
Il professionista, non quello alle prime armi per il quale nutro religioso rispetto (ricordo bene le gomitate per lavorare), ma quello ormai abbastanza impegnato può, se è bravo e se ha lo spirito giusto per rinunciare ad una vacanza per un lavoro, fare un progetto fotografico personale all’anno.
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