Da aree industriali a parchi urbani, esempi di riutilizzo creativo

Dalle vecchie ferrovie alle fabbriche dismesse, ecco come in giro per il mondo gli urbanisti restituiscono ai cittadini spazi verdi, ricreativi o culturali

di Amy Kolczak

La High Line di New York è probabilmente l’esempio più conosciuto di conversione in parco di un’infrastruttura industriale ed ha avuto una grande risonanza sin dalla sua apertura nel 2009, ma in realtà non è stata il primo caso.

Parigi nel 1993 ha riadattato vecchie linee ferroviarie sopraelevate in viali alberati. A Seattle l’architetto paesaggista Richard Haag ha promosso per anni il recupero di decadenti rovine, riuscendo finalmente a far aprire nel 1975 il Gas Works Park. L’ex aeroporto di Tempelhof, a Berlino, nel 2010 è diventato un parco pubblico. Un’iniziativa ancor più ambiziosa in Germania era partita tre decenni prima quando il paese si era concentrato su come rivitalizzare la sua “rust belt” nella regione della Ruhr, preservandone e valorizzandone i resti con il grande Emscher Landscape Park che mette insieme lungo un pecorso di diversi chilometri oltre 100 progetti che hanno ridato una funzione culturale, ricreativa o di verde pubblico a vecchie fabbriche e siti industriali.

“I tedeschi sono stati percursori del riutilizzo creativo delle aree industriali”, dice Timothy Beatley, un esperto di “biofilia” (dal nome della teoria elaborata dal biologo Edward O. Wilson, ndt) che considera gli spazi verdi una componente essenziale della pianificazione urbanistica. All’Emscher alla natura è stato concesso di fare il suo ritorno, inghiottendo opifici e altre strutture. “E’ davvero ragguardevole, quasi quanto delle rovine dei Maya”, aggiunge.

Con la crescita degli spazi urbani, secondo Beatley “abbiamo bisogno di città più dense e compatte, ma abbiamo anche necessità di trovare luoghi di respiro, ricreazione e contatto con la natura”.

“Quasi ogni città possiede una vecchia ferrovia”, dice ancora Beatley. “Si tratta di una magnifica opportunità per reinventare gli spazi e integrare la natura”. Le città non stanno riciclando solo le vecchie ferrovie per realizzare parchi, ma anche parcheggi, autostrade, ponti e – a Tel Aviv – persino una discarica.


I visitatori trovano ristoro dalla jungla urbana lungo la High Line. Scampata per un soffio alla demolizione, la vecchia ferrovia sopraelevata era utilizzata dal distretto di macellazione e confezionamento della carne di lower Manhattan. Oggi il suo parco, le opere di arte pubblica e la vista del fiume Hudson attirano ogni anno oltre 7 milioni di persone. Fotografia di Spencer Platt, Getty Images

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