AL VIA ARTE FIERA 2018
 A BOLOGNA

Mostre, approfondimenti e riflessioni per una maratona artistica ricca di sorprese, tra padiglioni e luoghi insoliti della città

DI MICAELA ZUCCONI

Arte Fiera invade Bologna. La 42° edizione della fiera d’arte moderna e contemporanea di più lunga tradizione in Italia, oltre ai padiglioni in cui 152 gallerie espongono le loro opere, con il corollario di 30 espositori legati a editoria, grafica e creatività, dilaga tra spazi imprevisti e sedi istituzionali per una grande kermesse artistica, che si fonde con le iniziative di Art City (sotto la direzione artistica di Lorenzo Balbi, neodirettore del MAMbo), caleidoscopio di progetti promosso dal Comune di Bologna. Style Magazine ha chiesto a Angela Vettese, direttrice della manifestazione, quali sono gli aspetti più importanti e le tendenze di questa edizione. “In generale, un panorama efficace dell’attività delle gallerie italiane.

Al nucleo principale si aggiunge la nuova sezione Modernity, nella quale ho voluto mettere in luce artisti che hanno ancora qualcosa da dire nel 2018, non importa da quale generazione, nazionalità o movimento di afferenza provengano. La loro attualità diventa sinonimo di contemporaneità. Il panorama della fiera si allarga anche alla città con opere in luoghi pubblici, spesso non visitabili normalmente, come i musei scientifici, a Palazzo Poggi. Musicisti e artisti noti, come Tony Esposito e Mark Kostabi convergono al FICO, il parco gastronomico recentemente inaugurato. Ma tocchiamo anche punti nevralgici della città come il MAMbo.

Cerchiamo di approfondire argomenti spinosi come il rapporto tra mostre e fiere, ovvero tra mercato e cultura, con convegno internazionale Tra mostra e fiera: entre chien et loup”, spiega Angela Vettese. Quali sono le tendenze emergenti? “Possiamo dire che, se si parla di mercato, la pittura predomina. C’è poi la fotografia, il linguaggio più forte del nostro tempo. Se l’arte contemporanea spesso risulta difficile da capire, la fotografia ci rassicura. Molto presente la tematica dell’impatto della tecnologia sulla nostra vita. La ricerca metodologica volge piuttosto verso l’impermanenza, il passare rapido delle cose, l’imprevedibilità di cui siamo protagonisti come corpi e membri di una comunità costantemente in via di ridefinizione”. Quali sono gli eventi da non perdere in città? “Oltre a quelli già citati non mancherei le piccole personali che propone il Comune di Bologna con l’iniziativa parallela Art City.

Alessandra Messalli alla Specola, o gli artisti che riflettono sull’eredità dell’Unione Sovietica alla Villa delle Rose. Da non perdere inoltre le mostre alla Fondazione MAST(con la rassegna dei finalisti del concorso GD4PhotoArt, da quest’anno MAST Foundation for Photography Grant on Industry and Work, ndr) e all’Opificio Golinelli, realtà private di enorme impegno e prestigio. Arte Fiera catalizza molte energie in città e vuole porsi come occasione per una maratona dell’arte polifonica, a cui dà impulso, ma di cui non è la sola protagonista”. All’interno e fuori dalla manifestazione fieristica sono tante le occasioni per conoscere realtà artistiche di altri paesi, con una presenza significativa dall’America Latina. Nei padiglioni fieristici spicca la Galleria Continua, tra le più attente e aperte a uno sguardo sul mondo, con sedi a San Gimignano, Parigi, Beijing e ora anche all’Avana. “Presentiamo una selezione di giovani artisti di provenienza internazionale, che utilizzano nel loro lavoro media diversi, dalla pittura al video, alla fotografia e all’installazione”.

Tra questi, i cubani Elizabet Cerviño, Alejandro Campins e l’indiana Shilpa Gupta, hanno come denominatore comune opere che nascono dall’esperienza sociopolitica del loro paese”, racconta la direttrice della sede italiana Verusca Piazzesi. “Trasmigrazioni culturali e diaspore diventano oggetto di una realtà pittorica forte, intensa, che ci porta a riflettere sulle emozioni future”, sottolinea Rossella Colombari, dell’omonima galleria milanese, che nell’ambito di Art City partecipa alla mostra Inside Brazil, Lo Spazio del Tempo, alla basilica di Santo Stefano, con l’artista Andrea de Carvalho, insieme ad altri quattro tra i più interessanti creativi brasiliani di nuova generazione (Allann Seabra, Vladimila Veiga, Luisa Malzoni e Eduardo Garcia). “Gli artisti brasiliani stanno riscuotendo un crescente interesse da parte dei collezionisti. Anche se il 2017 si è concluso con la migliore performance al mondo dell’arte asiatica e americana, una forte ascesa delle tendenze tedesche, una sorprendente crescita dell’arte africana e del pop surreale degli artisti afroamericani”, spiega Colombari. Pronti per una full immersion d’arte?

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Info
Arte Fiera 2018, 2-5 febbraio, Viale della Fiera  e sedi varie, Bologna. www.artefiera.it

Sorgente: Al via Arte Fiera 2018
 a Bologna – Style – Il Magazine Moda Uomo del Corriere della Sera

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