Strani cartelli sulle strade in Australia

Alcune strade in Australia sono così lunghe e noiose che hanno dei cartelli con delle curiosità per tenere i guidatori attenti e svegli

L’Australia è enorme, e non vi sorprenderà sapere che ha delle strade incredibilmente lunghe e monotone. Ad esempio, la strada tra Balladonia and Caiguna è lunga 145 km e non ha nemmeno una curva: è uno dei percorsi più lunghi del mondo.
Per evitare che i guidatori si addormentino alla guida, sono stati installati dei cartelli con delle curiosità. Non sarà molto, ma possono aiutare a mantenere attiva l’attenzione.

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Non è ancora finita, dal blog 1 Year Around The World Trip curato da Luca, ingegnere di 33 anni, italiano, cresciuto a Roma, ecco altre curiosità

Cose strane in Australia: cartelli, targhe auto e nomi abitanti

Dopo 45 giorni passati a guidare per le autostrade, strade, stradine australiane, ed essendo passati per le citta’, le campagne, le spiaggie, fino al deserto piu’ profondo e polveroso, ed avendo macinato quasi 13000 chilometri…di cose strane ne abbiamo viste.

Quello che piu’ colpisce quando si guida, sono i cartelli stradali australiani.
A parte i classici e superfotografati cartelli, tanto da spingere il business del turismo a creare souvenir di ogni genere (sottobicchieri, carte da gioco, poster, portachiavi e chissa’ cosa altro si inventeranno) ma che anche noi non potevamo non fare 🙂 , ne esistono una infinita’ che sono proprio strani, almeno per l’occhio di un europeo.

 

Vero e’ che si sono dovuti adeguare alle esigenze locali e/o alla necessita’ di segnalare un pericolo peculiare della zona.
Ecco che si vedono cartelli di avviso di attraversamento di koala, di wombat, di canguri, di emu, di cavalli selvatici, rapaci, coccodrilli, pinguini, echidna, cammelli, trattori, oche, mucche (anche tutti questi animali contemporaneamente).

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Ti avvisano di imminente zona di quarantena e di relativo contenitore piazzato in mezzo al nulla sul ciglio della autostrada, dove buttare materiale che non può entrare.

Ti esortano a chiamare lo 000 per segnalare rumori o comportamenti sospetti nel vicinato. Molto utile sopratutto in cittadine dove vivono poche anime (e di questo l’Australia ne e’ pieno).

 

Hanno una tale preoccupazione degli incidenti e dei colpi di sonno durante la guida, visti gli interminabili chilometri che separano un posto umano dall’altro, che non mancano di ricordarlo con cartelli anche un po’ esilaranti, ma efficaci.

Ci sono cartelli stradali che credo non facciano neanche parte del codice della strada ma di qualche funzionario pazzoide che si e’ divertito a fare un disegno per poi pensare che uno mentre guida riesca ad interpretarne il significato…

 

In Australia poi, ogni stato ha pensato bene di customizzare le proprie targhe e di piazzare una bella scritta con cui ogni stato si identifica.
Ecco che lo stato del Queensland ricorda a tutti che da loro l’inverno e’ una parola sconosciuta (cosi’ come la neve!!)… sono infatti quelli che vivono dove “il sole splende”.

Lo stato di Victoria (dove si trova Melbourne per intenderci) invece semplicemente dice… qui e’ dove dovete stare che gli altri stati sono niente a confronto.

 

Il North Territory e’ consapevole di dover sobbarcarsi la maggiore percentuale di deserto e di polvere di tutti gli altri stati… sono infatti lo stato dell’ “outback”.

 

Il South Australia invece ha voluto essere originale e si e’ inventato ben 2 targhe: il passaggio verso l’outback (nello stato del western australia e nel north territory) e lo stato dei festival.

Il Western Australia e’ un paese ricco di minerali e di oro… e lo mostra ben in vista.

 

Ma anche in Australia si sono sbizzariti ad inventare modi diversi con cui chiamarsi.
Sembra quasi che nel mondo si senta la necessita’ di andare oltre ai nomi ufficiali e di “creare” dei nomignoli (piu’ o meno dispreggiativi a seconda dei casi).
Lo facciamo con i nomi propri, dove Francesco diventa chicco o checco, oppure ad una persona gli viene appioppato un nome pittoresco (sopratutto a Roma ma non solo) tipo “patata”, “catena”, “birra”…
Lo facciamo tra il nord ed il sud dove i terroni si contrappongono ai polentoni, dove i veronesi sono “tutti matti”, mentre i vicentini “mangiano i gatti”.
Anche in Germania esprimono un certo piacere nel chiamare “ossi” (con un certo tono di razzismo) i loro amici della ex-Germania dell’est.

Beh…in Australia hanno trovato dei modi di chiamarsi che vanno oltre l’immaginazione e che spesso trovano le origini durante i primi insediamenti dell’800.
Gli abitanti del South Australia (capitale in Adelaide) sono affettuosamente definiti “croweaters” (mangiacorvi), quelli del New South Wales (Sydney) sono “cornstalks” (gambo di grano), nel Western Australia (Perth) hanno deciso per un nome piu’ marino come “sandgropers” (cernia di sabbia), in Victoria (Melbourne) “cabbage gardeners” (giardiniere di cavoli), nello stato solare del Quensland invece hanno optato per “kanakas”, nome dato alle persone che vivevano nelle isole della indocina e che come schiavi lavoravano nelle piantagioni dello stato.

La cosa bella e’ che si chiamano cosi’ in maniera scherzosa, senza malizia…un po’ come dovrebbe essere ovunque… take it easy!!

Sorgente: 1 Year Around The World Trip

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