Vladimir Kagan su una sua poltrona al Salone del mobile di Milano, nel 2009 (Vittorio Zunino Celotto/Getty Images)

Perché Vladimir Kagan è stato importante

Ha disegnato alcuni mobili fondamentali del Novecento, dalle linee definite spesso “sensuali”: è morto il 7 aprile a 88 anni

Vladimir Kagan, uno dei più importanti designer di interni del Novecento, è morto il 7 aprile per un infarto a Palm Beach, in Florida: aveva 88 anni. Kagan era famoso soprattutto per le linee curve e sensuali dei suoi mobili, che pur restando eleganti mettevano al primo posto la comodità ed erano esageratamente imbottiti. Come spiega Margaret Russell, direttrice della prestigiosa rivista Architectural Digest, la cifra stilistica di Kagan era «una curva seducente»; Jacob Bernsterin scrive sul New York Times che i suoi mobili, dalle linee curve e i dettagli esagerati, invogliavano a essere toccati e «vissuti pienamente» da un punto di vista sensoriale.

Kagan nacque nel 1927 a Worms, in Germania, da una famiglia ebraica: suo padre era un ebanista e da ragazzo Kagan lavorò nel suo laboratorio. L’arrivo dei nazisti al potere li costrinse a scappare negli Stati Uniti nel 1938. Qui Kagan si interessò dapprima di scultura e poi di design e architettura, che studiò alla Columbia University. Aprì il suo primo negozio a New York nel 1949 e poi uno showroom sulla 125 East 57th Street; nel tempo seguirono altri negozi negli Stati Uniti e in Europa. Kagan divenne rapidamente un designer di successo e i suoi mobili vennero acquistati da celebrità di Hollywood come Marilyn Monroe, Lily Pons, Gary Cooper e, più recentemente, Brad Pitt, Demi Moore, Uma Thurman e Tom Cruise. Disegnò i mobili per la sala da cocktail della sede temporanea delle Nazioni Unite a New York e negli anni Sessanta rinnovò i mobili della Monsanto House of the Future a Disneyland, un’attrazione che immaginava la casa del futuro: Kagan introdusse, tra varie cose, il microonde e la porta finestra, poi molto diffusi nell’architettura contemporanea.

Sorgente: Perché Vladimir Kagan è stato importante – Il Post