B. Salvucci INK – ph Simon D’Exéa

Le trame di Barbara Salvucci

Sculture in metallo e opere grafiche: INK, la mostra al Museo Carlo Bilotti di Roma

di G.M. NEXTA

Il Museo Carlo Bilotti, presso l’Aranciera di Villa Borghese, ospita fino al 26 giugno 2016 gli ultimi lavori di Barbara Salvucci, in una mostra intitolata ‘INK’. L’artista romana ha sviluppato una personale ricerca sulle trame in ferro come materiale scultoreo, proseguita poi nell’indagine sulle materie estremamente resistenti rese malleabili dalla manipolazione. Dopo una prima personale nel 2002 presso l’Accademia di Ungheria, Barbara Salvucci ha esposto in numerose altre personali e collettive nei più importanti musei e gallerie italiane e internazionali, che l’hanno portata a conseguire premi e riconoscimenti, e che la vedono partecipe anche alla 55 Esposizione Internazionale d’Arte di Venezia al Padiglione Italia.

Nella mostra attuale, curata da Mariagrazia Tolomeo, l’artista affronta ancora il tema della trasformazione, presentando ‘un’isola di zinco’, magica nella sua potenza e resa leggerissima dalle trasparenze che la attraversano, quasi a inseguirne le venature. Il lavoro della Salvucci privilegia, insieme alle grandi trame di ferro sulle quali opera con una precisa tecnica manuale, anche le resinecolorate, rendendole trasparenti: la resina diventa uno degli elementi primari con i quali realizza la maggior parte della sua produzione. Parallelamente alla scultura, esegue opere grafiche in bianco e nero prevalentemente ad inchiostro di china su stoffa – che inserisce in cornice – libere di volteggiare sulla parete del Museo Bilotti.

Sostanze lavorate con una grande maestria in modo da ottenere un armonioso equilibrio, a prova che la sua arte, come sostiene Tolomeo, procede con ostinazione a manipolare materiali resistenti per renderli ‘vivi’ e senza peso. Afferma la curatrice: “Il gesto metodico, ossessivo, monastico, utilizzato dall’artista per arrivare a penetrare all’interno dei suoi materiali, è stato possibile attraverso un lavoro che è stato anche di alcuni artisti degli anni Settanta, dai quali si distanzia per una personale leggerezza e felicità delle forme. Barbara consegna alla materia il dono di rivelarci non solo il mistero del genere umano ma quello della creatività dell’universo”.

Sorgente: Le trame di Barbara Salvucci – La Stampa

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato.

5 + quattro =

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.