Le fotografie scattate da Stanley Kubrick quando aveva 17 anni

grandi artisti del ventesimo secolo hanno lasciato un’impronta profonda e precisa nella nostra memoria. Personalità talmente definite che ci sembra di conoscerli benissimo, come fossero nostri amicifratelli e sorelle. I loro lati intimiineditiprivati che vengono resi pubblici dopo anni ci aiutano a capirli ancora di più e spesso sono in grado di stravolgere l’idea che ci siamo fatti di loro.

L’abbiamo visto, ultimamente, con due grandi artisti: David Bowie, ritratto in alcune fotografie scanzonate e goffe di quando aveva vent’anni; e in quelle tenere di Freddie Mercury e del suo compagno. Oggi vogliamo parlare di cinema, in particolare di un regista che ha contribuito a innalzare quest’arte a livelli mai raggiunti prima: Stanley Kubrick.

Chiunque ami il cinema non può non aver visto almeno un suo capolavoro (come Arancia MeccanicaShiningEyes Wide ShutBarry Lyndon2001 Odissea nello spazio, Il dottor Stranamore, ecc). Raramente nella storia di quest’arte si trova un regista che è stato in grado di sfornare un tale numero di gioielli, cimentandosi in generi sempre diversi.

Kubrick oggi è, giustamente, considerato un mostro sacro della cinematografia mondiale; ma il maestro che le ultime generazioni, cresciute con i suoi film, guardano con riverenza è stato in fondo un ragazzo come molti di noi, appassionato di fotografia che con una macchina fotografica regalata dal padre si è avvicinato con curiosità e devozione a quest’arte.

Quando aveva 13 anni, Stanley riceve in dono dal padre una Leica III. Il padre è una figura importante per la prima formazione di Stanley, è lui a tramandare al figlio la passione per la fotografia, per gli scacchi, per la musica jazz e tutto questo contribuirà a rendere grande e ricco il suo cinema.

La scuola non dà grandi stimoli al giovane Stanley, lui è interessato ad altro e per questo si butta anima e corpo nelle fotografie. Uno dei motivi per cui Stanley non ama la scuola sono i suoi insegnanti, troppo interessati a favorire i ragazzi di famiglie più benestanti della sua. A scuola però riesce a diventare, per un anno, il fotografo ufficiale.

Uno dei suoi primi scatti mette subito in mostra il suo talento nel cogliere l’immagine giustaevocativa. È la foto di un edicolante rattristato alla notizia della morte del Presidente degli Stati Uniti d’America Franklin Delano Roosevelt, nel 1945.

Proprio quell’anno inizia a lavorare come fotografo freelance, vendendo i suoi scatti alla rivista Look. Stanley ha 17 anni.

A quel tempo la rivista era una delle più importanti, con un gran seguito di lettori, e la redazione decide di assumerlo come apprendista fotografo: è ancora oggi il più giovane fotografo della storia del magazine.

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