L’arte da toccare

Visite tattili e comunicazione sensoriale: l’iniziativa dei musei di Roma per esplorare le opere d’arte

Quando si va al museo, o a visitare una galleria, la prima regola da rispettare è quella di non toccare le opere d’arte. Un’ovvia forma di tutela, che tuttavia esclude dalla fruizione dell’arte una serie di persone che utilizzano il tatto per esplorare, quando la vista non lo permette: nascono quindi iniziative mirate a rendere il patrimonio culturale accessibile e inclusivo.
‘Musei da Toccare’ è l’iniziativa offerta dalla Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali che coinvolge quattro Musei d’Arte Moderna e Contemporanea –MACRO, Museo di Roma a Palazzo Braschi, Galleria d’Arte Moderna e Museo Napoleonico, servizio di visite guidate gratuite su prenotazione in cui è proposta l’esplorazione tattile di sei opere selezionate dalle collezioni permanenti di ciascun Museo.
Tra le opere che si potranno esplorare, la portantina Braschi in legno, seta damascata e cuoio impresso a piccoli ferri, conservata al Museo di Roma; la scultura in bronzo che rappresenta una Bambina sulla sedia di Giacomo Manzù, alla Galleria d’Arte Moderna di via Francesco Crispi. E ancora, l’olio su tela di Joseph Chabord Napoleone durante la battaglia di Wagram; il bronzo di Joseph-Charles Marin in cui è rappresentato Luciano Bonaparte, entrambi al Museo Napoleonico. Al MACRO tra le altre opere si potrà esplorare il mosaico di Nicola De Maria Universo senza bombe, regno dei fiori, sette angeli rossi del 2002.

Sorgente: L’arte da toccare – La Stampa

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