Museo: le opere della mostra “Transformers”
In un momento così difficile non solo per la Francia, ma per tutti noi, ci pensa l’arte a tirarci su, ad immaginare un migliore mondo possibile. Solo grazie all’arte, infatti, pistole e fucili vengono trasformati in un’orchestra meccanica, in un’installazione realizzata dall’artista messicano Pedro Reyes, che da sempre ama esplorare spazi e sfidare le convenzioni.
Disarm – realizzata con i resti delle armi raccolte e distrutte dall’esercito messicano – e Disarm Instruments – cinque sculture realizzate anch’esse con armi, che riproducono strumenti musicali come violino, basso, xilofono, flauto di pan e bastone della pioggia – sono le sue due installazioni che fanno parte di una mostra interessante ed insolita, come lo sono quelle del Museo MAXXI di Roma, dal titolo Transformers, visitabile fino al 28 marzo prossimo.
“Le armi sono l’emblema della violenza e dell’aggressività, ma possono diventare musica e veicolare un messaggio di pace”, ha spiegato l’artista all’HuffPost, che realizzerà, sempre nell’ambito della mostra, un giornale con dati, numeri, informazioni sconcertanti sulla produzione e il traffico d’armi. “Viva chi trasforma le armi in strumenti per la pace”, ha commentato il presidente del MAXXI, Giovanna Meandri, sul suo profilo Twitter.
Quello di Reyes è solo uno dei progetti in questa mostra, curata da Hou Hanru con Anne Palopoli: il consiglio è di soffermarsi all’ingresso del museo dove ad accogliervi troverete il Golden Lotus di Choi Jeong-hwa, un gigantesco fiore di plastica dai petali dorati di dieci metri di diametro che, gonfiandosi e sgonfiandosi, riproduce la sensazione del respiro. Dire che è emozionante è riduttivo.
Entrate nel museo dove – oltre ad avere la conferma (per chi ancora non lo sapesse) che il museo romanoprogettato dall’archistar Zaha Hadid è già di per sé un’opera d’arte con opere d’arte – troverete la Barka di Sislej Xhafa, fatta con centinaia di scarpe, simbolo dell’esodo migratorio e delle situazioni di conflitto che caratterizzano la contemporaneità.
Sorgente: Da strumenti di morte a strumenti musicali, le opere della mostra “Transformers” | Giuseppe Fantasia